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«È  bellissimo essere, nessuno dovrebbe mai fare altro»

Mogens Lorentzen

Chi sono

Se te la dovessi raccontare in breve, ti direi che la mia storia è scritta al contrario, perché dai grandi fuochi delle cucine dei ristoranti, sono passata al calore delle piccole fiamme della mia cucina. 

Mi chiamo Giulia Maria e sono una chef che ha deciso di tornare a casa.

E in casa, anzi, nella cucina di casa, sforno pane e torte tutti i giorni e panettoni tutto l'anno.

 

Sono allieva dello chef Riccardo Cominardi il quale, grazie alla sua esperienza al fianco di Alain Ducasse, mi ha insegnato la grande lezione della cucina francese.

Sono diplomata in Alta Formazione panificazione e pasticceria da forno in Cast Alimenti, accademia presieduta da Iginio Massari. Qui mi sono specializzata nella produzione di pane, lievitati e lievitati da ricorrenza al fianco di grandi Maestri.

 

Ho imparato il valore dell’organizzazione e della ricerca di equilibrio, non solo per i sapori, e l’importanza della cura del dettaglio.

Dell’esperienza in cucina ho fatto mio il sapore accogliente del pane appena sfornato e la rassicurante potenza delle radici

Oggi sono arrivata qui. E qui è dove ci sediamo a tavola tutti insieme, alla luce delle candele e con un buon bicchiere di vino, e dove ci accogliamo l’un l’altro e diventiamo un noi.

 

Questa è la mia idea di cucina: un posto caldo in cui nutrire i legami, un luogo di consegna in cui passano di mano in mano vecchie ricette (che sono memoria e ricordi) e in cui nuove idee aspettano di essere tramandate.

ogni ricetta ha il suo segreto

Il pane e le radici del mio mondo

Abito a Brescia in una casa d’inizio Novecento. 

 

Il cortile silenzioso, la fontana, le grandi finestre che si affacciano sugli antichi lecci e i pavimenti di marmette colorate sono le cinque cose belle in cui mi perdo ogni mattina.

 

Vivo con il mio compagno Alberto e i nostri due levrieri Inglesi: Sprite Point e Rufus, due adorabili e insaziabili ladri di cibo.

Dopo parecchi spostamenti e periodi di trasferta, ho fatto dello stare in casa uno stile di vita. No, non sono diventata improvvisamente asociale. Anzi!

Ho solo capito come la casa, che sia rumorosa e piena di amici o vuota e silenziosa, sia sempre il punto da cui si parte e il punto in cui si ritorna quando ci mettiamo in cammino alla ricerca di nutrimento (il pane) e struttura (le radici) per l’anima. 

passa dalla mia cucina

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