Che fai sulla porta? Entra!
Mi chiamo Giulia Maria e sono una chef che ha deciso di tornare a casa, perché se lo “starci” può sembrare dèmodè, viverla non lo è affatto.
La casa è un luogo intimo che può trasformarsi in uno spazio vivo e sociale, dove mettersi comodi e abbassare la guardia. Qui godiamo del calore dell’accoglienza che ruota intorno al buon cibo e ai profumi della cucina.
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Nulla come il cibo ci lega ad una memoria universale e ogni piatto racconta una storia.
Una storia più lenta di quella che leggiamo nei libri, ancorata alle strutture del quotidiano più che alle gesta dei grandi personaggi.
È una storia raccontata sottovoce, fatta di piatti semplici nati dalla necessità, di ricette che si intrecciano, viaggiano e si rincorrono (ne scrivo un capitolo ogni settimana nella stanza dei racconti)
Ma è proprio nel cibo che sono racchiuse le nostre storie: se ci pensiamo bene è qui che custodiamo la maggior parte dei nostri ricordi.
Cenare in buona compagnia raccontandosi davanti a un camino acceso è forse il simbolo stesso dello “stare insieme” che ci connette a un sentire comune, ci riporta ad uno stile di vita semplice, fatto di condivisione, in armonia con lo spazio che abitiamo.
In quel momento ci sentiamo sereni, leggeri e protetti. Non ci manca nulla.
Un nuovo modo di vivere che accoglie il lato smart della vita, che ci circonda di bellezza e gentilezza è possibile.
Possiamo adottarlo tutti, fin da subito, perché non servono attrezzature particolari
o nuovi oggetti da comprare.
Basta ciò che già possediamo: con piccoli gesti e occhi nuovi possiamo ridare meraviglia al quotidiano.
Se vuoi imparare a cucinare insieme in me